Il nome promette bene ma non è solo l’ottimo pranzo (ovviamente risotto con luganiga) a deliziare la giornata in quel di Lugano dei tre prodi Chiassesi, c’è una formula di torneo fresca e brillante.
Ogni turno si gioca con compagni diversi, eh sì perché le squadre si compongono con sorteggio! E’ un momento topico dato che i ruoli sono determinati dall’ordine di uscita, lo spauracchio di essere estratti come skip aleggia nell’aria.
Quindi si scende in pista ma non senza sorprese, infatti ogni partita dei tre turni in programma è contraddistinta da una variazione goliardica alle regole nel primo e nell’ultimo end. Quest’anno nella prima partita ogni squadra aveva un gadget salsiccia da appendere a un sasso a scelta, se a punto raddoppiava lo score. Nella seconda il punteggio dipendeva dalla posizione dei sassi in casa in stile bersaglio di tiro con l’arco, da 1 a 5 dal cerchio esterno all’interno. Nella terza il protagonista è stato un dado gigante! da tirare solo a fine end, il numero uscito determinava il criterio di punteggio: conteggiare solo i sassi fuori casa o considerare “centro” la circonferenza esterna o invertire i colori … insomma fattore C.